La particolare attenzione rivolta al campionamento dei resti faunistici nel corso degli scavi condotti nella Sicilia Occidentale da S. Tusa nei siti di Erbe Bianche (Media etα del Bronzo) e di Mokarta (Tarda etα del Bronzo), ha permesso all'Autore una approfondita analisi archeozoologica che interagisce con altre discipline, tra queste la paleosocioeconomia. L'Autore ha applicato a questi siti quanto evidenziato dagli studi condotti da Ijzereef (1989) sui reperti provenienti dai livelli del sedicesimo e del diciassettesimo secolo di Amsterdam, ove l'esame di ogni insieme faunistico riferibile ad un singolo nucleo familiare ha permesso di rivelare l'esistenza di differenze sociali (ad esempio classi povere o ricche) all'interno di un quartiere cittadino. Ad Erbe Bianche ed a Mokarta, esaminando i resti faunistici contenuti in ogni struttura abitativa non si notano particolari differenze sia delle percentuali di sequenza delle specie identificate (mammiferi domestici e selvatici) e sia delle porzioni scheletriche. Il fatto che ogni capanna presenti un elenco delle specie faunistiche e relative percentuali di frequenza delle porzioni ossee molto simili induce a presumere una situazione di regolare ripartizione della ricchezza, ove non solo gli animali allevati ma anche quelli cacciati venissero equamente distribuiti tra le unitα familiari. La presenza in ogni capanna di tutti i gruppi anatomici, puntualmente rappresentati, spinge a ritenere che ad ogni nucleo familiare spettasse il diritto di abbattere periodicamente capi di bestiame allevato e selvaggina (cervi). Sembra quindi che nei piccoli villaggi dell'etα del Bronzo siciliana l'allevamento e la caccia, le attivitα agricole, in generale la distribuzione dei beni e dei mezzi di produzione si svolgessero nell'ambito di un regolamentato regime collettivistico, ipotizzabile forse anche per gli scambi commerciali tra villaggi. Questa situazione trova singolare comparazione con quanto tramandato da Diodoro Siculo (V, 9-10) a proposito dell'arrivo dei coloni greci nelle Isole Eolie nel corso del sesto secolo a. C., che si unirono alla piccola popolazione locale vivendo in un regime collettivo, coltivando i terreni, allevando le mandrie e allestendo una flotta dedita anche alla pirateria. E' questa attualmente l'unica evidenza archeologica in base alla quale si possono avanzare ipotesi sul sistema politico, economico e sociale dei villaggi di Mokarta e di Erbe Bianche, dati probabilmente applicabili ad altri insediamenti della preistoria e della protostoria siciliana. |